CONTRAPPUNTI PER GERMANO SARTELLI

I ATTO - 29 ottobre - 10 dicembre 2022

II ATTO 16 dicembre - 18 Febbraio 2023

La galleria de'Foscherari è lieta di annunciare, Contrappunti per Germano Sartelli, una mostra in due episodi che attraverseranno l’intero arco della ricerca di uno dei più fertili e inventivi artisti italiani del dopoguerra.

I due tempi, il primo che inaugurerà Sabato 29 Ottobre alle 18, ed il secondo Venerdi 16 ì Dicembre, offrono un ricco spaccato dell’opera di Sartelli e della sua avventura creativa, espressa nella lingua della pittura, e nei territori della ricerca plastica. Due episodi esplorano ognuna un ambito specifco ma mostrando come, nel lavoro di Sartelli, queste due direttrici costantemente si intreccino.

Affrontando la pittura, non mancheranno gli elementi scultorei o oggettuali, ci troviamo, infatti, di fronte ad un approccio che si esprime, a partire dalla seconda metà degli anni 50, attraverso una tavolozza inusuale e poetica, fatta di elementi naturali come ragnatele, insetti, foglie , fori, feno o artifciali come mozziconi di sigarette, resti di sacchi di cemento, barattoli di latta e frammenti di rottami ferrosi , fno ad arrivare a veri e propri oggetti d'uso, come sedie , tavoli, taniche di benzina, velati da fogli di vetroresina o vetri zigrinati.

Quelli scelti da Sartelli sono tutti elementi molto semplici e alla mano, famigliari, ma anche esausti, consumati, morti; raccolti dai posacenere, dalla terra autunnale, sotto gli alberi e nei campi, tra gli angoli, in cantina, tra i rifuti. Questi relitti esistenziali, questi poveri elementi, prelevati con naturalezza dal proprio semplice, umile, intossicato vissuto, non sono però gravati dal senso tragico della fne, ma anzi impiegati per la loro naturale bellezza, in delicate e poetiche composizioni , con l'intento, di restituirli, attraverso l'arte, alla musicale armonia della vita.

Seconda parte: 16 dicembre 2022 - 18 Febbraio 2023

Fa ingresso prepotentemente, nella seconda stazione della mostra di Sartelli ordinata dalla nostra Galleria la scultura e non poteva che essere cosi, se non tramite l'offerta di un pensiero, di una visione, di una lingua che sono stati per l'artista, fino dai suoi esordi, un motore costante di ispirazione e un territorio di esperienza incessantemente esplorato.

La scultura che si presenta e si esalta nei preziosi ricami delle prime prove vogliose di traforare e disegnare lo spazio, nei ciocchi di legno impaginati e composti sul confine in cui scultura e pittura si corteggiano, pronti in ogni momento a scambiarsi le parti e a lasciarsi il passo, nella foresta “gotica” e notturna delle lance di ferro drizzate verso il cielo, nello spartito aereo di una falce di luna catturata da una maglia di rete e dal volo di frammenti di latta colorata e infine negli oggetti qualunque strappati al quotidiano per essere trasfigurati, rimodellati, entro una nuova “casa” governata dalla luce, in corpi evanescenti, in soffi delicati, in impalpabili carezze dello sguardo.

E' una antologia di opere, necessariamente breve, quella che si inaugura venerdì 16 dicembre alle ore 17, che corre dalla fine degli anni Cinquanta al tempo finale della ricerca di Sartelli, che volutamente coincide con l'occasione dell'ultima mostra personale che la nostra galleria ha dedicato nel 2009 ad un artista che ha insaziabilmente amato e che mai cesserà di celebrare.